Il Festival di Stresa ha molte anime e i “luoghi” del Festival ne sono elemento fondamentale. A partire da Palazzo dei Congressi che con la sua rinnovata acustica ospiterà il concerto di chiusura della 61ma edizione.
Il Festival di Stresa ha molte anime e i “luoghi” del Festival ne sono elemento fondamentale. A partire da Palazzo dei Congressi che con la sua rinnovata acustica ospiterà il concerto di chiusura della 61ma edizione.
L. van Beethoven, Ouverture da Le creature di Prometeo
W.A. Mozart, Concerto per violino KV 219
L. van Beethoven, Sinfonia n. 7
La serata di chiusura di Stresa Festival 2022 presenta tre lavori orchestrali significativi del periodo classico. Si inizia con l’Ouverture da Le creature di Prometeo, musica per balletto scritta da Beethoven nel 1801, che mette in risalto i colori della Sinfonieorchester Basel, diretta da Ivor Bolton invitati per la prima volta al Festival. Non ancora ventenne Mozart compone cinque Concerti per violino e orchestra, di cui si propone il quinto in la maggiore KV 219, il più eseguito tra quelli pervenuti del grande compositore salisburghese.
Per questa serata è stata chiamata la violinista Akiko Suwanai, tra le più importanti interpreti del panorama musicale internazionale. Il programma si completa nella seconda parte con la Sinfonia n. 7 di Beethoven, composta tra il 1811 e il 1812, che è giusto annoverare tra le più importanti sinfonie della storia della musica. Per dirla con Wagner «Questa sinfonia è l’apoteosi della danza. È la dama nella sua massima essenza, l’azione del corpo tradotta in suoni per così dire ideali».